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Durante il periodo della mia infanzia e gioventù (1950-1970),  vissuto ad Istanbul, ho spesso sentito raccontare, sotto forma di barzellette, le vicende circostanziali vissute da Nasreddin Hodja, in Anatolia, Turchia.  Non potevo, allora, cogliere  le vibrazioni di profonda saggezza che scaturivano da questi racconti.  Le ho scoperte in seguito leggendo l'Opera di Gurdjieff "All and Everything".  Egli cita spesso il Mullah, come un Maestro di Saggezza, specie in "Racconti di Belzebu' a suo Nipote".  

Non tutti sanno che le "storielle" di Nasreddin Hodja, sono assai popolari nei territori asiatici ed europei dell'ex Impero Ottomano (1453-1924)***.  Se questo personaggio sia esistito o meno è tuttora un dilemma; a Konya, esiste perfino una tomba in sua memoria.  Tuttavia le sue vicende vengono tramandate da centinaia di anni a questa parte per via orale e sono anche state pubblicate in diverse lingue, perfino in quella cinese.  Leggendo queste brevi "storielle", si assapora con Nasreddin Hodja, un umorismo sottile e ricco di buon senso comune che proviene dall'antica saggezza dei turchi, attraverso cui, essi, si levano in protesta alla prepotenza dei potenti dei loro tempi.  Man mano che questi racconti mi tornano in mente, a mia volta, cercherò, di raccontarli a tutti voi che avrete voglia di leggerli:

  IL CENTRO DEL MONDO /LE PENTOLE /L'ASINO /

  LA LETTERA /I FICHI /LA SCALA /LA PELLICCIA /

  

    Una serie di racconti su Nasraddin Hodja in turco attraverso Youtube 

 

***consiglierei, inoltre, la lettura di due libri eccezionali per conoscere meglio i turchi e la turchia: "Storia dei turchi" di Jean-Paul Roux (Garzanti)  e  "Costantinopoli - Splendore e declino della capitale dell'Impero Ottomano" di Philip Mansel (Mondadori)

 

Anna M. D'amico © 1962 ad oggi  

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